11 maggio 1999
"Il Ppi ha un piccolo gomitolo di filo per tessere la tela del Quirinale, ma mi sembra che lo stia usando soprattutto per imbrogliare i fili" (Francesco Cossiga sulla ”Repubblica” di martedì 4 maggio)
"Il Ppi ha un piccolo gomitolo di filo per tessere la tela del Quirinale, ma mi sembra che lo stia usando soprattutto per imbrogliare i fili" (Francesco Cossiga sulla ”Repubblica” di martedì 4 maggio). "Siamo persone con la testa sulle spalle" (Dario Franceschini sull’’Unità” di giovedì 6 maggio). "Ai miei ho detto: ragazzi sarà lunga, portatevi molta biancheria di ricambio" (Domenico Comino sulla ”Repubblica” di sabato 8 maggio). "Non è obbligatorio che sia uno del Ppi perché a palazzo Chigi c’è D’Alema. Per lunghe fasi entrambe le cariche sono state detenute da democristiani senza che gli equilibri politici e istituzionali ne risentissero" (Giancarlo Lombardi sull’’Unità” di sabato 8 maggio). "Con il cuore voterei per Emma Bonino, con la testa per Ciampi o Fazio. Ma la verità è che non si può fare politica con il cuore, ma con la testa sì" (Antonio Di Pietro sulla ”Stampa” di sabato 8 maggio). "Non mi piace fare nomi e bruciarli in una specie di grande olocausto nazionale" (Clemente Mastella sulla ”Repubblica” di mercoledì 5 maggio). "Non siamo disposti a votare Mancino" (Fausto Bertinotti sulla ”Stampa” di giovedì 6 maggio). "Il boccone meno indigesto per il popolo della Lega? Franco Marini, of course" (Roberto Maroni sul ”Messaggero” di martedì 4 maggio). "Se la partita si sposta solo su persone, gruppi, interessi particolari, il gioco al massacro è inevitabile" (Ciriaco De Mita sul ”Corriere della Sera” di sabato 8 maggio). "Preferisco uno che accarezza i soldi, anziché scambiare lo Stato con Dio" (Umberto Bossi sulla ”Stampa” di giovedì 6 maggio). "Chi governa non sta chiuso in una campana di vetro o in una sacrestia" (Franco Bassanini su ”liberal” del 7 maggio). "Ormai non c’è leader che ogni mattina non faccia colazione a caffè e sondaggi" (Franco Marini su ”Donna Moderna” di giovedì 6 maggio). "Non si può continuare a vivere di propaganda" (Armando Cossutta sull’’Unità” di martedì 4 maggio). "Ormai sono un ”prigioniero politico”. Prigioniero di un partito che ho contribuito a rifondare dalle macerie e dove adesso torna la tentazione delle vecchie correnti che uccisero la Dc" (Gerardo Bianco sul ”Corriere della Sera” di venerdì 7 maggio). "Il Ppi alternativo alla sinistra c’è già, è Forza Italia" (Antonio Maccanico sul ”Corriere della Sera” di sabato 8 maggio). "La nostra sfida non può che essere questa: fare di Fi e An-Elefantino il primo e il secondo partito italiano" (Adolfo Urso sull’’Unità” di mercoledì 5 maggio).