Adriano Sofri, "Piccola posta", Sellerio 1999, 10 giugno 1999
«C’è
già aria di Natale. I telegiornali intervistano i bottegai, che promettono di essere più buoni coi prezzi. Neonati vengono deposti dappertutto. Ieri mattina ho visto un servizio di SkyNews dalla nursery dello’spedale di Kaliningrad. C’era la fila di culle e ventidue neonati., e la voce della responsabile che spiegava: ”Uno su tre diventerà criminale; due su tre alcolizzato; uno su dieci si suiciderà», eccetera. E’ bella questa precisione preventiva. Dopo tutto Kaliningrad era Königsberg, dove si regolavano gli orologi sulla passeggiata di Immanuel Kant. E poi c’è il signore tedesco che morì a Natale, cinque anni fa, e restò in poltrona davanti alla televisione - il nostro presepio. L’hanno trovato adesso solo perché stava per scadere l’accordo con la banca per le bollette della luce. Quando l’hanno trovato, le lucine del suo albero di Natale continuavano ad accendersi e spegnersi, accendersi e spegnersi».