Adriano Sofri, "Piccola posta", Sellerio 1999, 10 giugno 1999
«Nella regione russa del basso Volga succede qualcosa di fenomenale alla città di Tsaritsin o Carycin
«Nella regione russa del basso Volga succede qualcosa di fenomenale alla città di Tsaritsin o Carycin. La quale sorse nel XVI secolo attorno a una fortezza cosacca, da cui prese il nome (Sori Chin, ”sale giallo”), piegato poi, se non sbaglio, a significare ”città della zarina”. Nel 1925, in memoria della vittoria bolscevica contro i bianchi, fu ribattezzata Stalingrad e nel 1943 fu teatro dell’assedio e della disfatta nazista. Nel 1961 fu ribattezzata Volgograd. Nel 1992 fu ribattezzata Tsaritsin. Nel 1998, cioè l’altro giorno, i nazionalfascisti del partito di Zhirinovskij hanno proposto di ribattezzarla Stalingrad, incontrando l’entusiastica approvazione della locale deputata comunista. 24 consiglieri su 25 (vorrei sapere qualcosa del venticinquesimo) hanno votato per il ripristino di Stalingrad. L’unica preoccupazione è il costo del cambiamento, segnaletica, mappe eccetera. Ma può diventare un affare: come con le targhe automobilistiche da noi».