Adriano Sofri, "Piccola posta", Sellerio 1999, 10 giugno 1999
«Gentile David Dalby, leggo che nel suo rapporto all’Unesco lei sostiene che le lingue vive nel mondo sono almeno diecimila, e che quelle a rischio di estinzione sono poche, molte meno che non si creda
«Gentile David Dalby, leggo che nel suo rapporto all’Unesco lei sostiene che le lingue vive nel mondo sono almeno diecimila, e che quelle a rischio di estinzione sono poche, molte meno che non si creda. Autorevoli studiosi hanno convinzioni molto più pessimistiche delle sue. Spero che lei non si sbagli. Il suo rapporto spiega che la lingua più parlata è il cinese, e la meno parlata è il Bikya: non so neanche se si possa dire parlata, dato che a conoscerla è solo una signora di 87 anni, che vive a Fukuawa, alla frontiera fra Camerun e Nigeria. Mi dispiace non aver trovato, nei resoconti, il nome di questa signora, la cui morte personale coinciderà con l’estinzione di una lingua. Forse, all’inizio, tutte le lingue erano personali, e avevano una parola diversa per ogni cosa diversa: una mappa verbale del mondo su scala uno a uno. Poi si sono semplificate, e ordinate alla reciproca comunicazione. Ora già mezzo miliardo di persone parla inglese, e fra poco tutti avranno il loro pidgin di scambio. Certe sere, ci sentiremo tutti come una vecchia signora di Fuku-awa, titolari unici e incompresi di una lingua preziosa, e molto stanchi».