Anna Maria Merlo, Francesco Malgaroli, ìil manifestoî 9/7/99, 9 luglio 1999
Oro. Per finanziare nuovi investimenti interni la Gran Bretagna ha scelto di vendere la metà delle sue riserve auree (25 tonnelate d’oro sono state messe all’asta il 6 luglio) seguendo l’esempio di Belgio, Argentina, Australia, Canada, Olanda (la Svizzerà farà lo stesso il prossimo anno)
Oro. Per finanziare nuovi investimenti interni la Gran Bretagna ha scelto di vendere la metà delle sue riserve auree (25 tonnelate d’oro sono state messe all’asta il 6 luglio) seguendo l’esempio di Belgio, Argentina, Australia, Canada, Olanda (la Svizzerà farà lo stesso il prossimo anno). Anche il Fondo monetario internazionale cederà il 5-10% delle sue riserve auree, destinando parte degli introiti a paesi meno avanzati, gli stessi paesi produttori d’oro che rischiano un ulteriore recesso in seguito alla vendita delle riserve. La sola decisione della Gran bretagna ha determinato la perdita di 5.000 posti di lavoro in una miniera del Sudafrica, la Eadt Rand Proprietary Mines, già in perdita (valore di un’oncia d’oro: 260 dollari, a fronte di un costo di 273 dollari)