Elisabetta Rosaspina, ìCorriere della Seraî 26/8/99, 26 agosto 1999
Duras. Yann Andréa, il giovane compagno degli ultimi quindici anni di vita di Marguerite Duras, non riuscì mai a rivolgersi a lei dandole del «tu»
Duras. Yann Andréa, il giovane compagno degli ultimi quindici anni di vita di Marguerite Duras, non riuscì mai a rivolgersi a lei dandole del «tu». Doveva sempre rassicurarla per rispondere alle sue provocazioni: «Se non fossi la Duras non mi avresti mai guardato. Non è me che ami, ma Duras, ciò che scrivo», e subiva le sue ossessioni: «Era di una gelosia atroce. Odiava mia madre, le mie sorelle. Non avevo diritto di guardare un uomo né una donna. inimmaginabile. Quando mia madre veniva a Parigi, dovevo vederla di nascosto. Avevo paura. Controllavo sempre l’orologio. Mi sentivo in colpa». La Duras non rispose mai alle sue lettere, ma Yann era certo che si rivolgesse a lui quando scriveva nelle sue storie per ”Liberation” di un bambinio dagli occhi grigi e di ”un tipo che aspetta, adagiato tra i cuscini»