vv, 30 agosto 1999
Sull’abbrivio della vittoria a Bologna, qualcuno ha creduto che si rompessero gli argini. Non è così
Sull’abbrivio della vittoria a Bologna, qualcuno ha creduto che si rompessero gli argini. Non è così. Siamo allagati, ma gli argini tengono e il prosciugamento verrà fatto in fretta" (Mauro Zani sull’’Unità” di venerdì 27 agosto). "Avete davanti cinque anni molto difficili: ciò che vi minaccia è un’esplosione dei conflitti sociali irrisolti mentre i vincoli dell’Euro vi impediscono di ricorrere a vecchie scappatoie" (Paul Samuelson sulla ”Stampa” di sabato 28 agosto). "Dopo i grandi sforzi compiuti, bisogna che gli italiani non si riposino sugli allori. Ho l’impressione che, creata Eurolandia, molti ritengano d’essere entrati in paradiso. Non è così. C’è ancora tanta strada da fare..." (Jacques Santer sul ”Messaggero” di domenica 29 agosto). "Il Paese raccoglierà i frutti delle buone politiche economiche di questi anni. A dispetto del pessimismo diffuso da qualcuno" (Pietro Folena sulla ”Repubblica” di lunedì 30 agosto). "Che si può volere di più da un governo di sinistra?" (Cesare Salvi sul ”Corriere della Sera” di domenica 29 agosto). "D’Alema resta il signor ”Vorrei ma non posso”, perché questa maggioranza non sarà mai in grado di agire visto che non solo i sindacati ma anche la sinistra Ds, Armando Cossutta e anche parte dei popolari non lo vogliono" (Gianfarnco Fini sul ”Corriere della Sera” di domenica 29 agosto). "Stiamo facendo dei passi avanti, ma servirebbero passi più lunghi della gamba..." (Pierluigi Bersani sulla ”Repubblica” di venerdì 27 agosto). "Mi limito a seguire un famoso motto rivoluzionario: meglio meno, ma meglio" (Fausto Bertinotti sulla ”Stampa” di venerdì 27 agosto). "Non c’è niente da fare: l’impianto mentale di Palazzo Chigi è ancora di tipo comunista" (Irene Pivetti sul ”Giorno” di giovedì 26 agosto). "I ds continuano ad avere un complesso di inferiorità verso il nuovismo, e spesso ce l’hanno anche rispetto alle ricette della destra" (Franco Marini sulla ”Repubblica” di mercoledì 25 agosto). "Mi fa vedere come ha scritto ”centrosinistra”? Senza trattino? No, guardi, così non va bene: così perdiamo... Scriva ”centro-trattino-sinistra”: rende meglio l’idea di un’alleanza tra due soggeti diversi, che fanno una politica comune: il centro, e la sinistra" (Sergio Mattarella sulla ”Repubblica” di venerdì 27 agosto). "Ma chi se ne frega di centro e sinistra? I Democratici sono nati proprio per superare gli antichi modelli e rifondare la coalizione: il Paese non vuole il moderatismo, vuole le riforme" (Massimo Cacciari sul ”Corriere della Sera” di sabato 28 agosto). "Parliamoci chiaro: Diliberto non c’entra nulla con la liberazione della Baraldini. S’immagini quanto gli americani se ne fregano di lui..." (Francesco Cossiga sulla ”Stampa” di sabato 28 agosto). "In un partito del 4,3% bisogna trovare motivi di solidarietà, non di divisione" (Dario Franceschini sull’’Unità” di lunedì 30 agosto). "Di Pietro chiarisca da che parte sta. In certi momenti mi sembra Er Piotta. Un po’ di qua un po’ di là, come se nulla fosse" (Clemente Mastella sulla ”Stampa” di lunedì 30 agosto). "Una volta era la sinistra che riusciva a coinvolgere la gente che stava in panchina. Oggi siamo noi". (Pierferdinando Casini sull’’Avvenire” di domenica 29 agosto). "Vedo il rischio che D’Alema possa essere il leader della coalizione in assenza di alternative e questo, se lo conosco bene, non dovrebbe fargli piacere" (Antonio La Forgia sull’’Unità” di domenica 29 agosto). "Ogni giorno si alza un ministro e fa: tolgo la pensione a questo o a quello. Abbiamo spaventato i pensionati" (Francesco Rutelli sul ”Messaggero” di venerdì 27 agosto). "I posti di lavoro si contano quando si sono creati, non servono gli annunci. Non mi piacciono quelli che buttano lì dei numeri: non mi piaceva allora Berlusconi, non mi piace ora D’Alema. Si creano aspettative e frustrazioni" (Sergio D’Antoni sulla ”Stampa” di lunedì 30 agosto). "La gente è stanca di annunci: di nuove leggi che non si faranno" (Arturo Parisi sulla ”Repubblica” di lunedì 30 agosto). "Se davvero la maggioranza fosse disposta a certe riforme, le porterebbe a casa in cinque minuti!" (Giuliano Urbani sul ”Giornale” di lunedì 30 agosto). "Il referendum logora chi non lo fa" (Emma Bonino sulla ”Stampa” di domenica 29 agosto). "Malgrado la politica non sia, ora, la passione di tutti gli italiani, li ritengo persone intelligenti" (Rosa Russo Jervolino sul ”Messaggero” di mercoledì 25 agosto). "Tra i diciotto e i venticinque anni si tende a votare in prevalenza contro il Partito comunista, e infatti la sinistra raccoglie più voti al Senato che alla Camera. E allora, come faccio a disprezzare le giovani generazioni?" (Lucio Colletti sul ”Foglio” di mercoledì 25 agosto). "Ha in mente la bellissima inchiesta di Lidia Ravera sui cinquantenni? L’ha pubblicata il ”Sette” del ”Corriere della Sera”: mi sono chiesto perché mai io non ci fossi" (Giovanni Minoli sull’’Espresso” del 26 agosto). "Secondo me ogni cosa virtuale offende l’uomo: natura virtuale, profumi virtuali, scopate virtuali. Uno sfregio per tutto ciò che su questo pianeta ci fa godere" (Emilio Fede sull’’Unità” di martedì 25 agosto). "Ho l’animo della zoccola, mi piace prendere in giro chi è debole alla carne" (Loredana Cannata su ”Sette” del 26 agosto). "Le donne italiane parlano tanto ma poi fanno poco" (Ela Weber sul ”Messaggero” di venerdì 27 agosto). "Sono partito per le vacanze che ero gay e fidanzato con Morgan dei Bluvertigo e ora sono diventato uno sciupafemmine" (Andrea Pezzi sul ”Corriere della Sera” di lu