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 1999  settembre 20 Lunedì calendario

"Un male antico della politica italiana è la dissociazione tra ciò che si dice e ciò che si fa" (Elio Veltri sul ”Corriere della Sera” di sabato 18 settembre)

"Un male antico della politica italiana è la dissociazione tra ciò che si dice e ciò che si fa" (Elio Veltri sul ”Corriere della Sera” di sabato 18 settembre). "Nel ’96 ci chiedevamo: ”Vincere per fare che cosa?”. Oggi ci chiediamo: ”Che cosa fare per vincere?”" (Giovanni Maria Flick sulla ”Stampa” di sabato 18 settembre). "Posso tranquillizzare Salvi: le conquiste dalla rivoluzione francese in poi non sono in discussione" (Giorgio Fossa sulla ”Stampa” di martedì 14 settembre). "Non sarebbe male che anche i ministri imparassero a essere flessibili" (Piero Fassino sul ”Sole-24 Ore” di martedì 14 settembre). "Dei progetti a sigle non me ne frega niente. Ds più Democratici meno Mastella più Cossiga meno Dini... non me ne importa nulla. Mi interessa il progetto. Dopo di che, mi metto a fare il partito anche con il diavolo" (Massimo Cacciari sulla ”Repubblica” di mercoledì 15 settembre). "La rivoluzione dalemiana si è esaurita nel compito storico di togliere la P di Pds. E di condurci verso il disastro elettorale" (Achille Occhetto sulla ”Stampa” di sabato 18 settembre). "Quando Ciampi dice qualcosa al Polo è evidente che trova antenne più sensibili che in passato" (Pier Ferdinando Casini sul’’Unità” di venerdì 17 settembre). "Non è più la stagione del dialogo fine a se stesso. Noi diciamo no al dialogo che serve ad anestetizzare l’opposizione. Se questo è l’obiettivo del dialogo, noi preferiamo sbugiardare la maggioranza e denunciare la sua incapacità" (Gianfranco Fini sulla ”Stampa” di domenica 19 settembre). "Fini deve mantenere una posizione ambigua, di riserva, sennò che spazio gli resta? Se diventa Casini anche lui è finito" (Marco Pannella sul ”Corriere della Sera” di lunedì 20 settembre). "Ho seguito con l’attenzione di un ragazzino al primo anno di scuola il dibattito sull’investitura di Prodi" (Ciriaco De Mita sull’’Unità” di venerdì 17 settembre). "La sinistra non può sperare di andare oltre il 20 per cento delle elezioni europee, se i Ds continuano a considerare un criminale chi votò Psi. Se così fosse, gran parte degli elettori del Psi continueranno a rivolgersi a Berlusconi e alla Bonino" (Enrico Boselli sul ”Giorno” di lunedì 20 settembre). "Si sta dentro il centro-sinistra, ma ognuno a casa sua" (Massimo Scalia sul ”Giorno” di lunedì 20 settembre). "Il Ppi al 4 per cento è condannato alla vita da cespuglietto della Quercia, modellato come un miniclub di democristiani d’annata" (Enrico Letta sulla ”Repubblica” di lunedì 20 settembre). "Non dico che siamo moribondi ma stiamo lì, che abbiamo bisogno di ossigeno" (Gerardo Bianco sul ”Messaggero” di lunedì 20 settembre). "Dobbiamo dire: il nostro obiettivo è aggregare, non è essere aggregati" (Dario Franceschini sull’’Avvenire” di domenica 19 settembre). "La sinistra di governo, facendo una politica economica che non si distingue da quella del centro-destra, si scava la fossa da sola" (Fausto Bertinotti sulla ”Stampa” di lunedì 20 settembre). "I Ds al congresso devono usare tutta la loro forza per andare oltre i Ds" (Claudio Petruccioli sull’’Unità” di domenica 19 settembre). "Vorrei aver avuto, o quanto meno avere in futuro, un miglior rapporto con la comunicazione" (Rosy Bindi sul ”Giorno” di martedì 14 settembre). "Nell’hotel dove abito ci sono almeno due matrimoni al giorno e mi fanno fare sempre la foto con gli sposi" (Irene Pivetti sulla ”Stampa” di domenica 19 settembre).