Oliviero Ponte di Pino, "Chi non legge questo libro un imbecille", Garzanti, 22 settembre 1999
Perché lo stupido, lo scemo del villaggio, è quello che alla lunga rivela la personalità più memorabile? «Il punto di partenza è un’annotazione di Simone Weill: ’Se dico che 7+8 = 16, mi sbaglio; sono io, in qualche modo, a far sì che 7+8 = 16
Perché lo stupido, lo scemo del villaggio, è quello che alla lunga rivela la personalità più memorabile? «Il punto di partenza è un’annotazione di Simone Weill: ’Se dico che 7+8 = 16, mi sbaglio; sono io, in qualche modo, a far sì che 7+8 = 16. Ma non sono io a far sì che 7+8=15’ (Quaderni, I, pag. 372). La verità esiste in sè, indipendentemente da me o da te, singoli esseri umani. Colui che enuncia una verità, che non ha nulla a che fare con le sue caratteristiche individuali ma verrà condivisa da tutti, tende dunque a passare inosservato. L’errore è il capolavoro del cretino: ottiene l’attenzione generale, s’imprime immediatamente nella memoria collettiva, si fa ricordare in eterno...».