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 1999  settembre 27 Lunedì calendario

Da Giorgio Dell’Arti per Mauro Anselmo Ipse dixit 1-7 ottobre 1999 "L’economia italiana è come un’auto sgangherata che viaggia a due cilindri e viene ormai superata da tutti i veicoli che percorrono la sua stessa strada" (Mario Deaglio sulla ”Stampa” di venerdì 24 settembre)

Da Giorgio Dell’Arti per Mauro Anselmo Ipse dixit 1-7 ottobre 1999 "L’economia italiana è come un’auto sgangherata che viaggia a due cilindri e viene ormai superata da tutti i veicoli che percorrono la sua stessa strada" (Mario Deaglio sulla ”Stampa” di venerdì 24 settembre). "D’Alema è come Ben Hur su una biga che deve però guidare dodici cavalli evitando che qualcuno scarti. I suoi problemi non sono né Parisi, né Marini né tantomeno Veltroni. Quel che teme è che qualche cavallo della biga si impenni per far vedere che c’è e che non si confonde con gli altri" (Ottaviano Del Turco sul ”Messaggero” di giovedì 23 settembre). "Io penso a una sorta di Schengen dei partiti, la libera circolazione da una forza politica all’altra" (Antonio La Forgia sulla ”Repubblica” di lunedì 27 settembre). "Con D’Alema a Palazzo Chigi, con D’Alema leader della coalizione e con un solo simbolo, sarà impraticabile spiegare agli elettori che nel centrosinistra ha ancora diritto di cittadinanza la componente popolare e liberaldemocratica" (Gian Guido Folloni sul ”Messaggero” di sabato 25 settembre). "Non c’è di peggio che avere molti nemici" (Mino Martinazzoli sulla ”Stampa” di sabato 25 settembre). "Combinare le esigenze nobili e le convenienze pratiche ha un punto di saturazione oltre il quale il compromesso non comunica più" (Ciriaco De Mita sulla ”Stampa” di venerdì 24 settembre). "Non vorrei che l’Ulivo fosse una pianta da innaffiare soltanto sotto elezioni" (Arturo Parisi sul ”Corriere della Sera” di lunedì 27 settembre). "Bisognerà che prima o poi si traggano tutte le conseguenze del fatto che i Ds sono sotto il 20% e non sono più il Pci; e i Ppi sono al 4% e non sono più la Dc" (Fabio Mussi sul ”Messaggero” di lunedì 27 settembre). "La politica si è miniaturizzata, è pieno di bancarelle organizzative" (Cirino Pomicino sulla ”Stampa” di domenica 26 settembre). "Ogni alleanza non è un atto di fede e non vi si può stare né con l’ossessione della visibilità effimera né con la prudenza elevata a permanente regola di condotta" (Ortensio Zecchino sulla ”Stampa” di lunedì 27 settembre). "Ci sono occasioni alle quali uno deve poter dire: ”Io c’ero”" (Giovanni Bianchi sull’’Unità” di lunedì 27 settembre). "Non abbiamo una lira. la verità. Siamo il primo caso di partito di governo senza un soldo. Vorrà dire che faremo sottoscrizioni straordinarie" (Walter Veltroni su ”diario” del 22 settembre). "Il feeling tra centro-sinistra e Paese è ancora troppo basso" (Pietro Folena sull’’Unità” di lunedì 27 settembre). "Sulla sicurezza, il governo ha commesso grossi errori. Il più clamoroso? Quello di fare annunci che non sono stati seguiti dai fatti" (Giuliano Pisapia sul ”Messaggero” di giovedì 23 settembre). "Sotto il mio nome non ci può essere la parola ”trattativa”" (Francesco Storace sul ”Corriere della Sera” di lunedì 27 settembre). "Non voglio prendere lezioni di ordine pubblico a Napoli da Bassolino. Lo trovo avvilente" (Alessandra Mussolini sulla ”Repubblica” di mercoledì 22 settembre). "Certo, la Dc è morta. Ma non sono morti i democristiani" (Pier Ferdinando Casini sul ”Giorno” di lunedì 27 settembre). "Il Ppi non deve guardare indietro altrimenti rischiamo il destino della moglie di Lot" (Pierluigi Castagnetti sulla ”Stampa” di mercoledì 22 settembre). "Chi ha l’idea di rifare la Dc deve ricordare che riusciva a tenere insieme Fiori e Selva, ora in An, Leoluca Orlando e Gorrieri, che sono adesso nella sinistra, Casini e Rosy Bindi..." (Dario Franceschini sul ”Giorno” di lunedì 27 settembre). "Come è possibile pensare che in un Paese che vota tre volte l’anno ci sia un’elezione che condiziona la politica?" (Sergio Mattarella sul ”Corriere della Sera” di martedì 21 settembre). "Devo picchiare duro perché il tiranno è crudele. E noi dobbiamo essere ancora più crudeli" (Umberto Bossi sul ”Giorno” di domenica 26 settembre). "Perseguire la propria ambizione è un modo perdente di stare nel potere" (Grazia Francescato sulla ”Repubblica” di mercoledì 22 settembre)? "Fini è un grande comunicatore che spesso, però, ha poco da comunicare" (Marcello Veneziani sull’’Espresso” del 24 settembre). "Sono un sindacalista. E sono cattolico. Credo nella Provvidenza" (Sergio D’Antoni sulla ”Stampa” di venerdì 24 settembre). "Zeman ipotizza nella squadra un comunismo utopistico, per il gioco perfetto. Predica la sportività, il rispetto della salute, l’onestà, la solidarietà di squadra, il premio finale. La realtà di tutti i giorni invece è del tutto opposta, la gente si rispecchia sempre nel vincitore: ma Zeman ha saputo unire i tifosi di Lazio e Roma, unico al mondo. simile a Cristo, che ha vinto morendo" (Antonello Venditti sulla ”Stampa” di venerdì 24 settembre).