Marco Politi, ìla Repubblicaî 1/10/99, 1 ottobre 1999
Per la prima volta nel Sinodo dei vescovi aperto venerdì 1 ottobre in Vaticano il latino non è stata la lingua ufficiale
Per la prima volta nel Sinodo dei vescovi aperto venerdì 1 ottobre in Vaticano il latino non è stata la lingua ufficiale. D’ora in poi i partecipanti seguiranno gli interventi muniti di auricolari per la traduzione simultanea nelle loro lingue. L’abate Carlo Egger: «Per il latino ci sono poche speranze ormai nella Chiesa cattolica. Certamente gli atti ufficilai del Vaticano e i pronunciamenti papali indirizzati al mondo intero continueranno ad essere scritti in latino, ma lo devo dire: tanti vescovi, troppi, non sanno più parlarlo». Solo i voti saranno espressi in latino: al «sì» corrisponderà «placet», al «no» «nonplacet»