Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2000  gennaio 12 Mercoledì calendario

I maggiori fondi pensioni americani hanno venduto le azioni di Talisman Energy, azienda petrolifera canadese che possiede un quarto degli oleodotti sudanesi, dopo la denuncia dell’’Associazione americana contro le schiavitù”: «Il governo sudanese tollera il traffico di schiavi e finanzia il terrorismo internazionale

I maggiori fondi pensioni americani hanno venduto le azioni di Talisman Energy, azienda petrolifera canadese che possiede un quarto degli oleodotti sudanesi, dopo la denuncia dell’’Associazione americana contro le schiavitù”: «Il governo sudanese tollera il traffico di schiavi e finanzia il terrorismo internazionale. Il denaro dei pensionati non può essere arrischiato in speculazioni immorali» (Jesse Sage, il presidente). Il Dipartimento di Stato, che considera il Sudan un Paese terrorista, chiede da tempo alle aziende americane di boicottarlo. Il governo sudanese, che non ha rapporti diplomatici con gli Stati Uniti, ha assunto una ditta di pubbliche relazioni per diffondere la sua versione dei fatti: la schiavitù, ufficialmente abolita, esiste soltanto nelle zone controllate proprio dai ribelli appoggiati dal governo americano. Da novembre il valore delle azioni Talisman è sceso da 33 a 25 dollari. Dopo lo scandalo è stato scoperto che anche le pubbliche amministrazioni americane posseggono azioni Talisman: 680 mila solo lo Stato del New Jersey, per un valore di 17 milioni di dollari.