Antonio Maria Mira su Avvenire del 2/11/2000 a pagina 2, 2 novembre 2000
Anziani. In Italia, "nel prossimo futuro molti anziani non avranno la possibilità di essere assistiti in un ambiente familiare dal momento che moltissimi di loro si ritroveranno senza figli"
Anziani. In Italia, "nel prossimo futuro molti anziani non avranno la possibilità di essere assistiti in un ambiente familiare dal momento che moltissimi di loro si ritroveranno senza figli". E’ quanto emerge dalla ”Relazione biennale al Parlamento sulla condizione dell’anziano, 1998-1999” inviata dal Dipartimento per gli Affari sociali della Presidenza del Consiglio. Si calcola che se nel 2000 ogni genitore può contare sull’assistenza di 2,4 figli, nel 2050 si avranno 0,5 figli per ogni genitore ultrasettantacinquenne. Nel ’94-95 circa 38 famiglie su 100 registravano la presenza di almeno un vecchio in casa. Nel ’98 la percentuale è del 34,5%. Le famiglie costituite interamente da anziani sono passate dal 17,9% del 1989-90 al 20,5% del ’98. Se il livello di fecondità italiano (il più basso del mondo) dovesse stabilizzarsi, la percentuale di ultrasessantenni sulla popolazione totale passerebbe dal 24,2% del 2000 al 46,2 nel 2050.Nel 2000 si contano 3 persone in età lavorativa per ogni anziano. Nel 2050 il rapporto sarà di quasi un anziano ogni due individui di età compresa tra i 20 e i 64 anni. "Ove si volesse mantenere costante in Italia il rapporto tra popolazione 15-64 anni e popolazione 65 anni e più, si dovrebbe avere un flusso netto di immigrazione pari a 2 milioni e 268 mila persone all’anno".