Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2000  novembre 02 Giovedì calendario

Bambini. Da un’inchiesta condotta dalla Cgil, "Lavoro e lavori minorili", risulta che in Italia i bambini che lavorano (il 97% del campione ha un’età compresa tra gli 11 e i 14 anni) sono 400 mila

Bambini. Da un’inchiesta condotta dalla Cgil, "Lavoro e lavori minorili", risulta che in Italia i bambini che lavorano (il 97% del campione ha un’età compresa tra gli 11 e i 14 anni) sono 400 mila. Il 47% di loro lavora in negozi, bar e ristoranti. Il 15% in officina, ai distributori di benzina o nei parcheggi. Il 17% fa l’ambulante o cuce vestiti e tomaie in famiglia. Il 12% è impiegato come garzone da un calzolaio o da un parrucchiere. Il 10% fa il muratore, l’idraulico, l’elettricista o l’operaio. Quattro su dieci guadagnano meno di 200 mila lire al mese. Solo il 4% oltrepassa il milione. Il 51% dei bambini lavora oltre 8 ore al giorno. Il 24% non interrompe il lavoro per il pranzo e il 32% lo interrompe per meno di mezz’ora. Le vacanze il più delle volte non esistono e se ci sono non sono retribuite. Il 58% dei bambini-lavoratori frequenta la scuola, mentre 4 bambini su 10 hanno abbandonato ogni tipo di istruzione. Il 13% dei minori ha subito un infortunio sul lavoro che nel 61% dei casi il padrone ha nascosto. Nel 10% dei casi è intervenuta la polizia. Il fenomeno del lavoro minorile è più diffuso nel Nord-Est piuttosto che nel Sud dell’Italia.