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 2000  novembre 02 Giovedì calendario

Rabbia, frustrazione, fatalismo, ma anche pragmatismo di stampo anglosassone. Sono queste le reazioni degli appassionati di musica on line all’accordo tra Napster e la casa discografica Bmg

Rabbia, frustrazione, fatalismo, ma anche pragmatismo di stampo anglosassone. Sono queste le reazioni degli appassionati di musica on line all’accordo tra Napster e la casa discografica Bmg. Un internauta tedesco, Ratgar Beckmann, a un’ora dall’annuncio esprime su Rete (nel newsgroup ufficiale degli utenti di Napster) l’opinione che per il sito "sia arrivata la fine". Un certo Boba Fett invita al boicottaggio di ogni nuova iniziativa promossa da Napster e dal Bertelsmann eCommerce Group, la divisione nata dall’accordo: "Torniamo tutti in clandestinità: c’è ancora un sacco di musica gratis là fuori". E conclude con un accenno ironico al diciannovenne Shawn Fanning, l’inventore, che "potrà andare in pensione ancor prima di poter ordinare alcolici nei bar". Per ”Sinister Steve”, però, è tutta invidia: "Te la sei presa perché qualcuno ha avuto una buona idea e sta raccogliendo i frutti?". Un sondaggio on line chiede ai naviganti se sarebbero disposti a pagare per usare Napster. Alcuni rispondono con un sì incondizionato: "Pagherei anche 20 dollari (45.000 lire) al mese per poter prelevare musica di buona qualità", scrive Brock Landers. Tra gli irriducibili, un certo ”Casca”, che afferma: "Mai, non pagherò mai, continuerò a scaricare musica gratis da Internet". Scuola di pensiero condivisa da chi invita a sostituire Napster con altri sistemi ”free”, come Gnutella, Napigator, il progetto ”Opennap”. Ma ”Birdie Nums” avverte che "queste alternative non sono praticabili: Napster era la fiaccola del condottiero, il più famoso di tutti". Un sentimento che predomina anche su Slashdot.org, la più autorevole comunità di hacker, dove molti si dicono disposti a pagare un prezzo ragionevole. In Italia, dove i primi a dare la notizia sono stati Puntoinformatico e Clarence, i commenti non sono molti. Gaetano scrive: "Condivido volentieri i miei file, ma devo farlo gratis. Potrebbero mettere qualche pubblicità su Napster e raggranellare qualche milioncino, non dobbiamo pagare noi per forza".