Cinzia Dal Maso sulla Repubblica del 2/11/2000 a pagina 27, 2 novembre 2000
Un gruppo di archeologi della New York University ha scoperto 14 barche sepolte nella necropoli di Abydos, in Egitto
Un gruppo di archeologi della New York University ha scoperto 14 barche sepolte nella necropoli di Abydos, in Egitto. Le imbarcazioni, lunghe tra i 18 e i 24 metri, erano attraccate tutte in fila al molo di una tomba reale, e sono state dissotterrate dalle sabbie del deserto in cui giacevano ciascuna all’interno del proprio sarcofago di mattoni intonacati. Accompagnano un sovrano, forse addirittura Aha, il capostipite della prima dinastia, nel suo viaggio ultraterreno. Si tratta di imbarcazioni già moderne, fatte con assi di legno cucite insieme, e non più con semplici tronchi scavati o fasciami di giunco. Ognuna ha, a poppa e a prua, piccoli massi per ancorarsi. Sono le barche ”costruite” più antiche mai rinvenute. Nel ’91 ne erano state scoperte 12, ma solo l’estate scorsa sono state scavate estesamente, e di una è stato anche intaccato il sarcofago, per una porzione di circa 3 metri. Si è così scoperto che erano 14, e che, pur essendo molto vicine alla tomba monumentale di Khasekhem, sovrano egizio della seconda dinastia (2770 – 2650 a. C.), sono molto più antiche. Di quanto, potrà essere stabilito con il metodo del carbonio 14, o analizzando le anfore in ceramica vicino a una delle barche e le iscrizioni sui sigilli dei tappi. Ma è stata l’imbarcazione scavata a rivelare che non si tratta di modelli, come era consuetudine nelle sepolture dell’antico Egitto, bensì di vere e proprie barche che potevano ospitare fino a 30 rematori. Lunga 23 metri e larga 2 nella sua parte più ampia (si assottiglia a poppa e a prua) e profonda solo 75 centimetri, quella scavata era una tipica imbarcazione da fiume. Cheryl Ward, l’archeologo navale che ne ha studiato lo scafo sostiene che la barca rivela un sistema di costruzione assolutamente inedito per l’antico Egitto. Manca della struttura interna comune nelle imbarcazioni posteriori, ma le spesse assi di legno sono congiunte e cucite con corde. Dei giunchi ostrivano poi ogni fessura, per renderla assolutamente impermeabile. Residui di pigmento giallo sembrano indicare che era persino dipinta. Secondo l’archeologo, "queste barche sono le dirette antenate della famosa barca trovata a Giza vicino alla piramide di Cheope, e la superano in antichità di almeno 400 anni".