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 2000  novembre 04 Sabato calendario

Alpini. Al Museo della Montagna di Torino, nel quadro del convegno "La musica, la gente, i monti", i massimi esperti del settore hanno discusso del canzoniere degli alpini

Alpini. Al Museo della Montagna di Torino, nel quadro del convegno "La musica, la gente, i monti", i massimi esperti del settore hanno discusso del canzoniere degli alpini. Il sociologo Giudo Sertorio ha evidenziato l’origine popolare della maggior parte dei cori alpini: cori di sacrificio, preghiera e solidarietà, privi "di una vera impronta guerriera". L’etnomusicologo Roberto Leydi ha invece osservato come il repertorio fosse originariamente diverso. Temi antimilitaristi ed erotici sarebbero all’origine del canzoniere. La censura ufficiale avrebbe successivamente oscurato canzoni come ”Gorizia tu sei maledetta” e ”Fischia il vento”. Dalla canzone ”Sposa morta” è stata censurata la strofa: ”Capitano, se mi dai la licenza, al reggimento non torno più”. Al repertorio tradizionale si sono aggiunti oggi motivi di altre culture: canti catalani, provenzali, del Sud d’Italia, tibetani, indiani e canzoni di cantautori come De André e Guccini.