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 2000  novembre 08 Mercoledì calendario

Pier Luigi Rocco, medico psichiatra e docente di psicologia all’Università di Udine e Trieste, ha tracciato per la Procura di Udine un identikit psicologico di ”Unabomber”, il serial killer che dal ’94 semina ordigni esplosivi tra il Veneto e il Friuli

Pier Luigi Rocco, medico psichiatra e docente di psicologia all’Università di Udine e Trieste, ha tracciato per la Procura di Udine un identikit psicologico di ”Unabomber”, il serial killer che dal ’94 semina ordigni esplosivi tra il Veneto e il Friuli. Secondo il professore, Unabomber è un maschio di età compresa tra i 30 e i 50 anni, che vive da solo o con genitori anziani, non laureato e con un lavoro poco gratificante. E’ preso da fantasie di successo e di ricchezza, vuole essere ammirato perché si sente frustrato. La grande abilità nel costruire ordigni fa pensare che possa trattarsi di un ex militare o di una persona che ha seguito dei corsi di sopravvivenza. Il suo scopo non è uccidere, ma soddisfare un bisogno di affermazione, dimostrandosi in grado di tenere in scacco autorità e mass media. Il delirio che lo porta a colpire si scatena quando la frustrazione diventa insostenibile. In azione, Unabomber è rivendicativo e sadico. La crisi corrisponde all’allargamento del divario tra ciò che è e ciò che vorrebbe essere: in questo periodo, data l’escalation di attentati, secondo gli esperti sta male. Le vittime sono del tutto casuali. Dal 21 agosto 1994, data del primo tubo-bomba esploso a Sacile (Pordenone), sono scoppiati o sono stati rinvenuti una ventina di ordigni riconducibili a Unabomber. Nessuno di essi ha mai ucciso.