Tano Gullo su La Repubblica del 12/11/2000 a pagina 32, 12 novembre 2000
Tesori. E’ stata definita il Titanic dell’antica Roma: si tratta di una nave carica di tesori, casualmente scoperta a Camarina (Ragusa) da un istruttore di nuoto di un vicino Club Mediterranée
Tesori. E’ stata definita il Titanic dell’antica Roma: si tratta di una nave carica di tesori, casualmente scoperta a Camarina (Ragusa) da un istruttore di nuoto di un vicino Club Mediterranée. L’imbarcazione, sepolta dalla sabbia a 7 metri di profondità, contiene preziosi resti in bronzo risalenti a 2.200 anni fa. Tra i reperti, c’è una statua di Mercurio di 35 centimetri che faceva parte del larario e il supporto di un’altra statua non ancora recuperata. Anche anfore, vasi, brocche (la più preziosa con la figura di Iside) e decorazioni in bronzo tra gli oggetti ritrovati. Gli archeologi ritengono che la nave affondata appartenesse ad un ricco patrizio, o che fosse addirittura una nave da crociera per famiglie agiate. "La cosa che più colpisce è che i bronzi siano simili a quelli ritrovati nelle case patrizie di Ercolano e Pompei", così commenta Giovanni Di Stefano, direttore della sezione archeologica della Sovrintendenza.