buste paga, 14 novembre 2000
Il Nordest italiano è responsabile di un ottavo delle imprese di capitale, di un settimo della ricchezza nazionale prodotta, di un sesto degli sportelli bancari e delle industrie manifatturiere, di un quinto dell’export nazionale
Il Nordest italiano è responsabile di un ottavo delle imprese di capitale, di un settimo della ricchezza nazionale prodotta, di un sesto degli sportelli bancari e delle industrie manifatturiere, di un quinto dell’export nazionale. Per quel che riguarda le tasse, il Veneto paga l’8,6 per cento del totale italiano, il Friuli il 2,4, l’1,8 il Trentino Alto Adige. Queste regioni, però, grazie agli statuti speciali, recuperano la stragrande maggioranza di quello che versano o anche di più: i sudtirolesi, ad esempio, beneficiano di oltre 14 milioni di spese pubbliche pro capite contro i 3 milioni e mezzo destinati a ogni lombardo. Secondo Luca Zaia, gestore di night e presidente forzista della Provincia di Treviso, la sua Marca paga di tasse "un’enormità come ottomila miliardi l’anno". Se è così, ogni trevisano paga 10 milioni e mezzo di tasse, in una provincia dove il reddito stimato da Unioncamere è di 40 milioni e 700 mila lire a testa, dove ogni 72 persone ce n’è una con un miliardo liquido in banca e dove i conti correnti familiari ruotano intorno ai 160 milioni. A conti fatti, deve aver ragione Fabio Padovan, il fondatore della Life, che ammette: "Certo che il Nordest va forte anche perché evade. E allora?". Gian Antonio Stella sul Corriere della Sera del 14/11/2000 a pagina 1.