Maria Novella De Luca su La Repubblica del 15/11/2000, pagine 14-15., 15 novembre 2000
Paesi. A Zerba (Piacenza), vivono 145 abitanti: nove abitanti fra zero e 14 anni, sessantotto fra i 15 e i 65, settantadue oltre i 65
Paesi. A Zerba (Piacenza), vivono 145 abitanti: nove abitanti fra zero e 14 anni, sessantotto fra i 15 e i 65, settantadue oltre i 65. I posti di lavoro comunali sono 3: il sindaco, che percepisce mezzo milione al mese (avrebbe diritto a 2 milioni e mezzo lordi), un’impiegata comunale e un operaio che "fanno straordinari che nessuno paga". Il portalettere, in pensione, ritira ancora la posta e fa le consegne gratuitamente. L’unico operaio del Comune fa anche l’autista per i bambini che vanno a scuola (con la Panda comunale vecchia di 8 anni va fino a Ottone, a 30 km di distanza) guida il camion della nettezza urbana e lavora con la ruspa lungo le strade per rimuovere i sassi. Il sindaco è titolare dell’unico locale pubblico del paese: un bar-alimentari (con due registratori di cassa). Il parroco è in pensione, ed è tornato al suo paese: per la messa domenicale e i funerali viene un sacerdote da fuori. Anche medico e farmacista vengono da fuori, e solo il venerdì. Non esistono vigili (né parcheggi) e l’unica trattoria ha chiuso da due anni. L’unico investimento del Comune è stato l’ampliamento del cimitero: 40 posti in più prenotati (e pagati) direttamente dai cittadini. In Italia, sono 5868 i municipi a rischio di estinzione che si sono "affratellati" sotto la sigla Anpci (Associazione nazionale piccoli Comuni d’Italia). Chiedono allo Stato una serie di modifiche fiscali e legislative, per fermare "la logica degli accorpamenti tra municipalità" e "il mantenimento dell’autonomia e dell’identità comunale".