Lauretta Colonnelli sul Corriere della Sera del 16/11/2000 a pagina 47, 16 novembre 2000
La prima edizione della Divina Commedia venne stampata l’11 aprile del 1472 a Foligno e uscì dai tipi di Johanne Numeister, nome di prestigio della tipografia quattrocentesca, che a Magonza aveva collaborato con un socio di Johanne Gutenberg, l’inventore della stampa
La prima edizione della Divina Commedia venne stampata l’11 aprile del 1472 a Foligno e uscì dai tipi di Johanne Numeister, nome di prestigio della tipografia quattrocentesca, che a Magonza aveva collaborato con un socio di Johanne Gutenberg, l’inventore della stampa. Numeister arrivò nella cittadina umbra, dove trovò un ambiente culturale molto vivace e dove si poteva avere carta eccellente per la vicinanza delle cartiere di Pale e Belfiore. Da oltre mezzo secolo a Foligno era praticata con successo anche l’arte degli orafi, che erano in grado di incidere i caratteri mobili utilizzati dai primi stampatori. All’impresa partecipò anche Evangelista Angelini detto Mei, un mercante di Trevi. Motore di tutta l’operazione fu, però, Emiliano di Piermatteo degli Orfini, medaglista e poi zecchiere pontificio. E’ proprio dalla collaborazione di Numeister con Orfini che nasce il tipo ”folignate”, un carattere tipografico romano dall’aspetto vagamente arcaico, grande e rotondo con qualche reminiscenza gotica. Non esiste una documentazione certa relativamente al numero di copie stampate. Nell’Ottocento, monsignor Faloci Pulignani parla di 300 esemplari. Ne sono sopravvissuti meno di 40 e di questi sono solo 11 quelli attualmente conservati nelle biblioteche italiane. L’ultima comparsa nel mercato antiquario di una Divina Commedia stampata a Foligno è stata a un’asta di Sotheby’s a New York, dove negli anni ’80 è stata battuta a circa 300 milioni, pur essendo mutila.