Maurizio Blondet, Avvenire del 18/11/00 pagina 23, 18 novembre 2000
La truffa della carta moneta - Nel 1716 l’olandese John Law ottenne con un editto reale l’autorizzazione a creare una banca che emettesse biglietti "pagabili a vista"
La truffa della carta moneta - Nel 1716 l’olandese John Law ottenne con un editto reale l’autorizzazione a creare una banca che emettesse biglietti "pagabili a vista". A garanzia del valore della prima carta moneta l’oro, che presumibilmente Law aveva sepolto in una miniera in Lousiana. Fu un successo travolgente; come previsto da Law, che era un giocatore d’azzardo oberato da debiti, la circolazione di denaro accrebbe i commerci. Le azioni emesse dalla compagnia non bastavano mai; del resto un azione da 500 lire prometteva dividenti per 200. Alla fine la febbre speculativa contagiò tutti, dagli aristocratici ai cocchieri (ma crebbero anche rapine e omicidi), tanto che la Francia nazionalizzo la banca di fatto impossessandosene. Nel 1720 il Principe de Conti, però, offeso perché gli erano state rifiutate azioni di fresca emissione, chiese di convertire il proprio credito con l’oro che Law, in realtà, non aveva mai posseduto: fu il crac.