Enrico Benedetto, Corriere della Sera 18/11/2000; Brunella Giovara, Corriere della Sera 18/11/2000; Vinicio Albanesi, Corriere della Sera 18/11/2000; Giampiero Martinotti, La Repubblica 18/11/2000; Maria Stella Conte, La Repubblica 18/11/2000; Pino Ciocio, 18 novembre 2000
Nicholas Perruche, diciassette anni, cieco, sordo e mentalmente handicappato, è stato risarcito per l’essere nato disabile
Nicholas Perruche, diciassette anni, cieco, sordo e mentalmente handicappato, è stato risarcito per l’essere nato disabile. La Cassazione francese ha così sancito il diritto a nascer sani o a non nascere affatto. Sua madre si era ammalata di rosolia in gravidanza, ma una diagnosi sbagliata le aveva impedito di abortire. Per questo, i coniugi Perruche erano già stati indennizzati nel 1993. Ora anche Nicholas è stato riconosciuto parte lesa di quel mancato aborto. La decisione è stata presa dalla Cassazione sulla base delle sole motivazioni giuridiche. Molti sono invece i suoi risvolti etici e religiosi. I figli disabili potrebbero, infatti, sentirsi autorizzati a far causa ai genitori per averli fatti nascere. Inoltre, secondo Claude Sureau, presidente dell’Accademia Nazionale di Medicina, "riconoscendo al figlio il diritto a essere indennizzato per una colpa commessa quando era un embrione, gli si riconosce la qualità di soggetto giuridico, il che rimetterebbe in discussione il diritto relativo all’aborto". Laici e cattolici parlano già di una pericolosa corsa verso ”l’eugenetica istituzionale”. Se ne discute anche in Italia. Il dibattito verte sulla differenza tra esistenza biologica e vita; tra accanimento terapeutico ed eutanasia.