23 novembre 2000
Vittorio Feltri è il primo direttore di un giornale ad essere radiato dall’Albo dei Giornalisti. Il Consiglio dell’Ordine della Lombardia ha deciso all’unanimità in seguito alla pubblicazione su ’Libero’, il giornale diretto da Feltri, di foto tratte da un sito pedofilo russo (definite "agghiaccianti" dallo stesso Feltri)
Vittorio Feltri è il primo direttore di un giornale ad essere radiato dall’Albo dei Giornalisti. Il Consiglio dell’Ordine della Lombardia ha deciso all’unanimità in seguito alla pubblicazione su ’Libero’, il giornale diretto da Feltri, di foto tratte da un sito pedofilo russo (definite "agghiaccianti" dallo stesso Feltri). Feltri, che non avrebbe rispettato le regole deontologiche e costituzionali dei giornalisti, potrà continuare a dirigere Libero in qualità di direttore editoriale. Lui dice di aver pubblicato quelle foto, il 29 settembre scorso, per svegliare le coscienze: "Se la realtà fa orrore, non è colpa dello specchio che la riflette". La decisione di radiare Feltri è stata criticata da molti. A parte Dario Fo, che l’ha definita "una bella notizia", gran parte del mondo politico e giornalistico si è schierato col direttore, sostenendo che il provvedimento è troppo duro (l’Ordine non ha neanche preso in considerazione la possibilità di una semplice censura o di una sospensione temporanea dall’albo). Feltri ha ora trenta giorni di tempo per ricorrere in appello presso l’Ordine Nazionale dei Giornalisti. Secondo Franco Abruzzo, Presidente dell’Ordine della Lombardia, la decisione non poteva che essere questa. Inevitabile il paragone con la vicenda che vide protagonista, in quegli stessi giorni, Gad Lerner. Il direttore del Tg1 aveva involontariamente permesso la messa in onda di immagini di siti pedofili. Accortosi dell’accaduto aveva chiesto scusa e si era dimesso. Feltri, invece, ha sempre sostenuto la legittimità della sua scelta. Frank Cimini, Il Mattino 22/11/2000.