23 novembre 2000
L’alfabeto per non vedenti è stato inventato nel 1825 da Louis Braille, giovane cieco francese che, modificando un vecchio codice militare diede vita ad un vero e proprio linguaggio, basato sulla combinazione di sei punti incisi a rilievo sulla carta
L’alfabeto per non vedenti è stato inventato nel 1825 da Louis Braille, giovane cieco francese che, modificando un vecchio codice militare diede vita ad un vero e proprio linguaggio, basato sulla combinazione di sei punti incisi a rilievo sulla carta. La lettura avviene sfiorando tali rilievi coi polpastrelli. Oggi ne esiste anche una versione ampliata, composta da otto punti, resa necessaria dall’uso di lettori elettronici. La Repubblica 22/11/2000.