23 novembre 2000
”I veri pionieri sono degli iconoclasti; sono loro a preservare le tradizioni e non quelli che lottano per salvagurdarle e così facendo ci reprimono
”I veri pionieri sono degli iconoclasti; sono loro a preservare le tradizioni e non quelli che lottano per salvagurdarle e così facendo ci reprimono. La tradizione si esprime soltanto attraverso il coraggio e lo spirito di sfida, ed è questo, io credo, che Mishima voleva far rivivere, le usanze degli antenati, la dignità, la stima di sé, la fratellanza vera, l’autonomia, l’amore per la nazione invece dello sciovinismo, l’imperatore come simbolo di leadership invece del branco senza volto né pensiero che segue posizioni ideologiche mutevolie i cui valori vengono stabiliti dai teorici della politica”. ’A mio modo dii vedere Mishima era troppo intelligente o intellettuale, troppo esteta, troppo narcisista, troppo artista per essere in grado di organizzare un esercito che non fosse fittizio o simbolico.....Il suo intento, mi sembra, non era quello di conseguire una vittoria immediata sulle forze nemiche, ma di avvertire i propri compatrioti dei pericoli incombenti....Così come conoscevail potere e la magia delle parole, conosceva il potere simbolico dell’azione.”Da ”Reflection on the death of Mishima” Capra Press, Santa Barbara 1972