Maria Corbi La Stampa 22/11/00, 23 novembre 2000
Da gennaio, collegandosi al sito www.progettomose.it si potrà assistere in tempo reale al restauro del Mosè di Michelangelo scolpito per la tomba di Giulio II, in San Pietro in Vincoli, a Roma
Da gennaio, collegandosi al sito www.progettomose.it si potrà assistere in tempo reale al restauro del Mosè di Michelangelo scolpito per la tomba di Giulio II, in San Pietro in Vincoli, a Roma. Il cantiere sarà a vista, i lavori si potranno seguire online grazie a un circuito di telecamere. La statua, che impegnò Michelangelo per oltre quarant’anni, era stata parzialmente restaurata, con fondi del Giubileo, nel 1999 (pulitura del marmo di Carrara). Da gennaio prossimo comincerà il recupero di tutto il monumento, sponsorizzato da Lottomatica, con un investimento di 540 milioni. L’obiettivo dei lavori, oltre alla ripulitura di statua e cornice, è restituire alla cappella il colore originale e restaurare il pavimento su cui è appoggiata la scultura. Inoltre, se gli esperti decideranno di "spostare" il Mosé in avanti, sarà possibile vedere i due bassorilievi scolpiti da Michelangelo, nascosti da secoli nella nicchia che ospita la statua. Non è chiaro se la lunetta-finestra sopra il monumento, chiusa nel ’700, verrà riaperta. Alla presentazione del progetto, nella biblioteca Angelica di Roma, c’era anche Jacques Seguela, considerato uno dei grandi comunicatori della nostra epoca. Nei nove mesi di lavoro, Seguela ha previsto una serie di eventi a scopo pubblicitario: il fotografo Helmut Newton ritrarrà il Mosè in un’immagine-icona del progetto; sarà realizzato un libro di saggi sul restauro e il maestro Michael Nyman eseguirà, a fine lavori, un concerto con musiche originali per il Mos