Mario Serenellini, La Repubblica, 27/11/00., 27 novembre 2000
A Torino, al Carignano, è stato proiettato "Luigi Einaudi. Diario di un esilio". Nel documentario si vede Einaudi, ormai settantenne, che attraversa su un mulo il passo di Col Feltre con la moglie; che, nei campi, dà indicazioni ai contadini sul modo di migliorare i filari delle viti; che dà consigli sui negozi dove comprare cioccolata e mele
A Torino, al Carignano, è stato proiettato "Luigi Einaudi. Diario di un esilio". Nel documentario si vede Einaudi, ormai settantenne, che attraversa su un mulo il passo di Col Feltre con la moglie; che, nei campi, dà indicazioni ai contadini sul modo di migliorare i filari delle viti; che dà consigli sui negozi dove comprare cioccolata e mele. Il filmato parte dall’ 8 settembre del 1943, quando Einaudi fu costretto a lasciare la sua città invasa dalle camicie nere (resterà in Svizzera per quattordici mesi). Alle sue testimonianze si alternano quelle dei figli e dei compagni di esilio (Giorgio Bocca, Giuseppe Di Stefano). Tra i documenti la sequenza in bianco e nero dell’esposizione dei corpi di Mussolini e Claretta Petacci in Piazza Loreto ( Milano, 28 Aprile 1945). Il regista Villi Hermann ha preso parte della documentazione a Washington, in un archivio dei servizi segreti statunitensi dove si conservano dati su personaggi antiregime.