Guido Quaranta sull’Espresso del 30/11/2000 a pagina 21., 30 novembre 2000
Riassunto delle superstizioni dei politici italiani. Il presidente Enrico De Nicola, di venerdì 17, non si alzava dal letto (una volta spostò addirittura al giorno dopo la firma di un importante trattato internazionale)
Riassunto delle superstizioni dei politici italiani. Il presidente Enrico De Nicola, di venerdì 17, non si alzava dal letto (una volta spostò addirittura al giorno dopo la firma di un importante trattato internazionale). Giovanni Leone, all’epoca in cui presiedeva la Camera, evitava gli sguardi di un deputato in fama di malocchio (quando se li sentiva troppo addosso, scampanellava alla svelta, sospendeva la seduta con una scusa e correva fuori dall’aula). Qualche tempo fa, quando è stata nominata ministro delle Pari opportunità, la comunista Katia Belillo ha fatto gli scongiuri dietro la schiena, senza accorgersi che le telecamere la stavano riprendendo. L’ex ministro Gaetano Gifuni accarezza d’abitudine un cornetto d’oro legato all’orologio del panciotto, Giulio Tremonti indossa un abito portafortuna quando deve affrontare una giornata importante, Antonio Maccanico non esce di casa se prima non ha capovolto un’antica clessidra posata sul comò. Il sottosegretario al Lavoro, Paolo Guerrini, quando prende l’aereo indossa un paio di mutande rosso pompeiano (terrebbero alla larga turbolenze, esplosioni a bordo e vuoti d’aria).