Avvenire del 29/11/2000 a pagina 9., 29 novembre 2000
Secondo una ricerca condotta dalla facoltà di Agraria dell’Università Cattolica di Piacenza, il mais "bT", ossia il mais modificato con un gene del bacillus Thuringensis, sviluppa un numero molto inferiore delle muffe responsabili della fumosina, una tossina pericolosa per gli animali e per l’uomo
Secondo una ricerca condotta dalla facoltà di Agraria dell’Università Cattolica di Piacenza, il mais "bT", ossia il mais modificato con un gene del bacillus Thuringensis, sviluppa un numero molto inferiore delle muffe responsabili della fumosina, una tossina pericolosa per gli animali e per l’uomo. Il mais geneticamente modificato contiene una proteina che svolge un’azione di insetticida nei confronti della piralide, una farfallina che attacca la pianta provocandole erosioni all’interno delle quali si sviluppano le muffe che producono la fumosina. Nel "mais bT", quindi, la quantità di micotossine risulta decisamente inferiore.