Stefania Berbenni su Panorama del 16/11/2000 a pagina 306., 16 novembre 2000
Verdi trascorse gli ultimi cinquant’anni della sua vita nella villa di Sant’Agata, vicino Parma
Verdi trascorse gli ultimi cinquant’anni della sua vita nella villa di Sant’Agata, vicino Parma. La scelse perché non era né troppo vicina né troppo lontana da Busseto e ci andò a vivere con Giuseppina Strepponi, la grande interprete di cui si era innamorato e con la quale già abitava in centro, a Palazzo Orlandi, dopo aver perso la moglie (figlia di Antonio Barezzi, ricco commerciante di liquori e suo affettuoso protettore artistico). La gente del paese non perdonò al maestro di aver portato un’altra donna proprio a due passi dalla casa dei Barezzi e la punì con un implacabile ostracismo: quando la Strepponi andava in chiesa le si faceva il vuoto intorno, se camminava lungo i portici la gente cambiava marciapiede. Le cose migliorarono con il trasferimento nella villa in periferia, immersa e nascosta in 60.000 metri quadrati di parco e piena di libri. Verdi, che veniva da una famiglia di scarsa istruzione, amava Dante, Byron, Milton, Schiller, Shakespeare, Balzac, D’Annunzio. Leggeva anche la Bibbia. In un armadio sono riposte le partiture: non solo quelle composte da lui, ma quelle di Mozart, Beethoven, Haydn, Wagner.