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 2000  novembre 16 Giovedì calendario

Roberto De Simone ha reso pubblica la copia di uno spartito verdiano inedito: ”La patria – Inno nazionale a Ferdinando II”

Roberto De Simone ha reso pubblica la copia di uno spartito verdiano inedito: ”La patria – Inno nazionale a Ferdinando II”. Lo ha stampato nel 1948, a Napoli, l’editore Giraud. Tra i versi, scritti da Michele Cucciniello e musicati da Verdi, anche un’inequivocabile esaltazione della sovranità: ”Bella Patria del sangue versato / se fumanti rosseggian le impronte / non più spine ti strazian la fronte / il martirio la palma fruttò / Viva il Re! Viva il Re! Viva il Re!”. Secondo De Simone, ”siamo nel momento in cui Ferdinando, incalzato dai moti liberali, firma la Costituzione per ritirarla poco dopo. Forse Verdi in quel periodo era a Napoli e venne contattato per musicare lo scritto di Cucciniello. D’altronde, all’epoca non era una cosa poco usuale che si componessero degli inni per solennizzare gli avvenimenti che vedevano protagonisti i sovrani. Quello che più colpisce è che il destinatario di questo omaggio sia non Ferdinando Re delle Due Sicilie, ma che venga addirittura indicato come Re d’Italia, come colui, cioè, capace di riunire sotto la sua corona l’intero paese: un sentimento che accomunava alcune frange di liberali napoletani, ostili sia alla repubblica mazziniana sia all’ipotesi giobertiana di riunire l’Italia sotto il Papa. Tutto questo sconvolge il tradizionale patriottismo verdiano nordista”.