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 2000  dicembre 01 Venerdì calendario

La Compagnia Carlo Colla e figli è titolare da circa due secoli di un’ormai storica compagnia di attori di legno: quasi duemila marionette, corredate di 10

La Compagnia Carlo Colla e figli è titolare da circa due secoli di un’ormai storica compagnia di attori di legno: quasi duemila marionette, corredate di 10.000 costumi, 2.000 gioielli, 800 paia di scarpine di pelle e altrettante di raso e velluto. E poi occhiali di vetro e argentone, ventagli di pizzo, mutande di seta per le ballerine. La compagnia, che debuttò due secoli fa sul palcoscenico del Teatro Gerolamo di Milano ed è attualmente impegnata nel ”Trovatore” al Piccolo Teatro, ha alle spalle un sostanzioso curriculum operistico: 35 titoli, in gran parte Verdi, ma anche Rossini, Cimarosa, Meyerbeer, Offenbach: ”Autori a forte tinte popolari, specialisti in colpi di teatro: duelli, incendi, crolli di castelli, apparizioni... Insomma, effetti speciali a misura di marionetta. Che costituiscono altrettanti elementi di rischio per un normale palcoscenico lirico, dove spesso si tenta di normalizzare con dubbie trasgressioni intrecci irrimediabilmente sconclusionati. Ma quelle situazioni, imbarazzanti e assurde per qualsiasi essere umano, non lo sono affatto per le marionette, che, non avendo traccia di psicologia, dall’assurdo traggono linfa vitale”. A parlare è Eugenio Monti Colla, attuale ”papà” e capocomico della compagnia: ”Per il ’Trovatore’ abbiamo rispettato la dimensione tragica, ripristinando però il fastoso balletto che Verdi scrisse per Parigi. Invece la nostra prossima ’Aida’ si chiuderà lietamente, con il crollo del tempio e la fuga dei due innamorati”. La scelta di aprire la stagione con la stessa opera in scena alla Scala con cantanti in carne e ossa non è casuale: ”Riprende un’antica abitudine: la messa in scena della stessa opera, negli stessi giorni, nella sala del Piermarini e sul palcoscenico dei Colla. Chi non poteva permettersi di andare alla Scala si consolava con le nostre marionette. E i melomani più appassionati frequentavano entrambi i teatri, facendo raffronti vivaci e polemici. La sfida era anche sulle voci e sull’orchestra, perché all’epoca c’era un piccolo organico di strumentisti e cantanti dietro le quinte”. Per quest’edizione del ”Trovatore”, invece, si è fatto ricorso a una registrazione storica: quella diretta da Herbert von Karajan con Giuseppe Di Stefano e Maria Callas, che presta la voce alla bella Leonora di legno creata dai Colla per l’occasione insieme con altri 200 personaggi. Repertorio preferito, naturalmente, quello verdiano: i Colla l’hanno percorso quasi tutto, da ”Attila” a ”Falstaff”, da ”Macbeth” a ”Otello”. Fra le poche opere rimaste fuori, ”Traviata”: ”Popolarissima certo” conclude il capocomico. ”Ma inadatta al nostro pubblico composto in buona parte da bambini. Come spiegare loro il ’mestiere’ di Violetta?”.