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 2000  novembre 23 Giovedì calendario

Nelle sale di Palazzo Reale a Milano viene esposta per la prima volta una collezione di dipinti su pietra intitolata, appunto, «Pietra Dipinta» e curata da Marco Bona Castellotti

Nelle sale di Palazzo Reale a Milano viene esposta per la prima volta una collezione di dipinti su pietra intitolata, appunto, «Pietra Dipinta» e curata da Marco Bona Castellotti. La moda di dipingere su pietra si diffuse nel corso del ’600, ma rimase sempre relegata ad un’elite di collezionisti che diedero vita alle così dette «Wunderkammer», praticamente dei musei privati. Per questo motivo, di molte delle opere esposte si ignorano gli autori. Fu Federico Zeri a riscoprire questa forma d’arte a lungo ritenuta ’minore’ e marginale. Questi dipinti nascono da un’intuizione dell’artista, che si basa sulle venature naturali delle pietre, sulle quali poi si costruisce la scena. Sono quindi molto importanti i tipi di pietra usati. Altra caratteristica: i dipinti su pietra non sono soggetti a variazioni cromatiche, non risentono dell’umidità e sono più duraturi di quelli realizzati su altri materiali. Per questo motivo Pietro Paolo Rubens scelse questa tecnica per i dipinti destinati all’altare della Chiesa Nuova di Roma: l’umidità dell’ambiente avrebbe deteriorato dei normali affreschi.