Donata Righetti, Corriere della Sera, 03/12/2000; pag.33, 3 dicembre 2000
Piero Ottone ha ceduto solo di recente al computer, così come Dacia Maraini. Umberto Eco lo faceva già ai tempi del «Pendolo di Foucault», e anche Susanna Tamaro lo ha usato fin dagli inizi della propria carriera di scrittrice, come il collega Daniele Del Giudice
Piero Ottone ha ceduto solo di recente al computer, così come Dacia Maraini. Umberto Eco lo faceva già ai tempi del «Pendolo di Foucault», e anche Susanna Tamaro lo ha usato fin dagli inizi della propria carriera di scrittrice, come il collega Daniele Del Giudice. Gianni Riotta lo usa ma pensa che la velocità della scrittura elettronica imponga maggiori correzioni al testo. Ha quindi deciso di scrivere il suo ultimo libro interamente a mano. Vincenzo Consolo scrive solo sulla sua Olivetti Lettera 44, ma afferma che presto capitolerà anche lui al computer. Scriveva solo a macchina anche Leonardo Sciascia, e Indro Montanelli lo fa tuttora. Ottiero Ottieri scrive solo su quaderni di scuola, Enzo Biagi solo su blocchi da stenografi. Scrive a mano anche Roberto Calasso.