Alessio Altichieri, Corriere della Sera, 04/12/2000; pag.17 La Repubblica, 04/12/2000; pag.16, 4 dicembre 2000
Si chiama Britney ed è una gallina transgenica in grado di contribuire alla lotta al cancro. A crearla sono stati quegli stessi scienziati del Roslin Institute che diedero vita alla pecora Dolly, in collaborazione con la Viragen, società americana di biotecnologie
Si chiama Britney ed è una gallina transgenica in grado di contribuire alla lotta al cancro. A crearla sono stati quegli stessi scienziati del Roslin Institute che diedero vita alla pecora Dolly, in collaborazione con la Viragen, società americana di biotecnologie. Il patrimonio genetico di questa gallina è stato modificato in modo che l’albume delle sue uova sia particolarmente ricco di alcune proteine con cui verranno fabbricati medicinali anticancro. Finora la produzione industriale di queste proteine era limitata perchè eccessivamente costosa. Ogni gallina così modificata sarà in grado di produrre circa duecentocinquanta uova ogni anno, ognuna delle quali conterrebbe circa cento milligrammi di preziose proteine. I medicinali così ottenuti potranno essere commercializzati a partire dal 2002. Il nome richiama quello di Britney Spears, cantante americana che si vanta della propria verginità. Le è stato dato perchè sarà proprio attraverso il suo sistema riproduttivo che la gallina potrà aiutare la ricerca. La Chiesa cattolica si è pronunciata favorevolmente.