Attilio Bolzoni su la Repubblica del 31/10/2000 ., 31 ottobre 2000
Ad Alcamo il carro funebre viene tirato da due bellissimi cavalli neri coi pennacchi "Tirato da due bellissimi cavalli neri tutti ornati da finimenti e pennacchi, il carro funebre esce ogni mattina guidato dal cocchiere Vincenzino
Ad Alcamo il carro funebre viene tirato da due bellissimi cavalli neri coi pennacchi "Tirato da due bellissimi cavalli neri tutti ornati da finimenti e pennacchi, il carro funebre esce ogni mattina guidato dal cocchiere Vincenzino. Dal cimitero sale fino al castello, scende alla fontana di pietra bianca, risale su nella grande piazza, si infila nei vicoli, poi sparisce tra le vigne e i sentieri della campagna. E’ la tradizione, i funerali si sono sempre fatti in carrozza qui ad Alcamo, ricco paesone sulle colline tra Palermo e Trapani, vino buono e un passato di brutalità mafiose. In paese, quarantamila abitanti senza contare i tanti emigrati, ne muoiono ogni anno quasi 400. ”E almeno 380 di loro vogliono finire al cimitero sulla carrozza trainata dai cavalli, vogliono una cerimonia come si deve perché si muore una volta sola...”, dice Vito Mario Mannina, l’impresario funebre che con una trentina di milioni abbondanti si è aggiudicato fino al 2006 la concessione dei trasporti al cimitero... Il carro funebre ha i catarifrangenti davanti e dietro, è obbligatoria perfino una targa. Quella di Alcamo porta il numero 001. E’ la sola che c’è in Sicilia. L’impresario Mannina: ”Possiamo tranquillamente garantire il servizio in ogni angolo dell’isola, per chi desidera i cavalli è giusto che si sappia che soltanto la mia impresa ha una regolare licenza...”".