c. r. su la Repubblica (Firenze) del 31/10/2000., 31 ottobre 2000
Nel "Parco degli affetti" di Aulla gli animali riposano in cassettine di mogano rivestite di raso "Niente croci, ma lapidi
Nel "Parco degli affetti" di Aulla gli animali riposano in cassettine di mogano rivestite di raso "Niente croci, ma lapidi. In pietra serena, tutte uguali. In alcune c’è la foto, in altre solo una scritta ricordo. Fiori freschi accanto a ognuna. Accanto a quella di Poldo, un cane randagio di La Spezia, adottato da mezzo quartiere e poi investito da un’auto, e fiori accanto alla lapide di Toffi, la gattina di una signora di Parma, la prima ospite di questo singolare parco. Lo hanno chiamato così, qui ad Aulla: il parco degli affetti. ”Ci sembrava un nome più delicato anziché cimitero degli animali: il nostro è un giardino alla memoria di chi ci ha dato affetto” dice Giuseppe Pettenati, 42 anni, parmense, titolare di una ditta di onoranze funebri, ideatore e gestore del cimitero... Seppellire l’animale nel parco ha un costo: si va da un minimo di 450 mila lire (150 mila vanno al Comune come tassa, e altre 150 mila per la manutenzione della tomba) per una semplice sepoltura in terra, a un massimo di 1 milione e 300 per una cassettina in radica di mogano con rivestimenti in raso".