Ferruccio Sansa su Il Messaggero del 19/7/98., 4 dicembre 2000
A Roma la prima ospite del cimitero degli animali fu gallina di Mussolini Al Portuense, Roma, c’è un cimitero degli animali dove attori, impiegati, professionisti e operai portano a riposare per sempre i loro ”amici fedeli”
A Roma la prima ospite del cimitero degli animali fu gallina di Mussolini Al Portuense, Roma, c’è un cimitero degli animali dove attori, impiegati, professionisti e operai portano a riposare per sempre i loro ”amici fedeli”. All’ingresso la statua in pietra di un cane, all’interno centinaia di lapidi con fiori freschi, fotografie e frasi a ricordo della bestiola. Il cimitero nacque 60 anni fa su una collina piena di ulivi per iniziativa di Antonio Molon, il veterinario del duce. Prima ospite fu la gallina di Mussolini. Da allora migliaia di cani, gatti, papere, conigli, canarini e persino un leone sono stati sepolti in questo prato, custodito da Luigi Molon, dopo la morte di suo padre. Spesso sulle lapidi il nome dell’animale è accompagnato a quello della famiglia. Per Lola e Tobia, marito e moglie bassotti, è stata costruita una cappelletta a due posti: "Adesso corrono liberi e felici nei grandi prati verdi". "Dammi il tuo sguardo, la tua parola, il tuo affetto... Non scacciarmi quando sarò vecchio e malato e non ti potrò più servire", è la preghiera che la cagnetta Lola rivolge al suo padrone. Accanto l’elogio del gatto Arturo, scritto in latino.