Stefano Paolo sul Corriere della Sera del 26/11/00, 26 novembre 2000
"I libri inviati sono in gran parte i capisaldi letterari di quella egemonia della sinistra contro cui Storace si è scagliato nei giorni scorsi a proposito dei manuali di storia
"I libri inviati sono in gran parte i capisaldi letterari di quella egemonia della sinistra contro cui Storace si è scagliato nei giorni scorsi a proposito dei manuali di storia. Basta leggere i titoli. La linea egemonico-einaudiana c’ è tutta. Con qualche aggravante. Se prendiamo i sette italiani proposti, non è difficile individuare il filo rosso (rossissimo) Pavese-Levi-Calvino-Sciascia, cui si aggiungono persino Morante e De Filippo, anch’ essi, come il quadrumvirato precedente, autori nati sotto il segno dello Struzzo. Se Storace sapesse... D’ accordo, il ministro ha avuto il pudore di escludere Fenoglio, Natalia Ginzburg e Carlo Levi, ma dov’ è il "borghese" Moravia? E dove sono Silone e Piovene, Guareschi e Flaiano e Morselli? Niente di niente. Se Storace sapesse..." (Stefano Paolo)