La Repubblica del 9/12/00 pagina 19. Anna Zafesova La Stampa 9/12/00 pagina 12. Corriere della Sera 9/12/00 pagina 15. Solomon Volkov La Stampa 21/12/00 pagina 25, 9 dicembre 2000
Il presidente russo Putin ha proposto alla Duma di adottare il tricolore bianco-rosso-azzurro come bandiera nazionale e l’aquila a due teste come stemma dello stato
Il presidente russo Putin ha proposto alla Duma di adottare il tricolore bianco-rosso-azzurro come bandiera nazionale e l’aquila a due teste come stemma dello stato. I simboli erano stati già introdotti da Boris Eltsin nel 1992. Inoltre, Putin ha deciso di ripristinare l’inno sovietico. La marcia militare, realizzata da Aleksandr Aleksandrov in epoca staliniana (1943), fu suonata per la prima volta nel 1944. Prima di allora erano state usate altre musiche. Subito dopo la rivoluzione del 1917 si suonava la Marsigliese, poi si passò all’Internazionale (fino al ’44). Le parole, composte dai poeti Sergheij Mikhalkov e Garold el-Registan, erano state approvate personalmente da Stalin:«L’inno deve poter essere memorizzato all’istante da tutti, dai Giovani Pionieri ai pensionati». Negli anni Cinquanta, Nikita Krusciov denunciò i crimini di Stalin, l’inno fu utilizzato ancora, ma senza parole; lo chiamavano «la Grande Muta». Un nuovo testo fu concordato nel 1977, ma non fu mai utilizzato. Nel 1991, Boris Eltsin scelse Mikhail Glinka per comporre la musica dell’inno post-sovietico. La melodia restò senza parole. Un sondaggio appurò che il 49 per cento dei russi preferiva la vecchia melodia. Vladimir Putin ha deciso di bandire un concorso per abbinare alla vecchia melodia del 1943 un nuovo testo. Lo stesso Mikhalkov (padre del regista Nikita Mikhalcov), ormai ottantasettenne, ne sta scrivendo uno. Le nuove parole non dovranno fare alcun riferimento a Lenin e al comunismo. Il verso «Gloria alla nostra patria libera, roccaforte dell’amicizia tra i popoli. Il partito di Lenin, forza del popolo, ci conduce al trionfo del comunismo» è stato cambiato da Mikhalkov in «Gloria alla nostra patria libera, unione secolare di popoli fratelli! La saggezza popolare trasmessa dagli avi! Gloria alla patria! Dio è sopra di te!». L’autore ha dichiarato di essere fedele alla Chiesa cristiana ortodossa. L’inno verrà trasmesso ogni mattina alle sei dalla radio statale. Grigoij Javlinskij, leader dell’opposizione:«La mossa di Putin e del Parlamento è il presagio di eventi terribili a venire».