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 2000  novembre 10 Venerdì calendario

Il consiglio regionale del Lazio vuole che qualcuno controlli i libri di storia troppo marxisti Mercoledì 8 novembre, il Consiglio regionale del Lazio, presidente il missino Francesco Storace, ha deciso di "istituire una commissione di esperti che analizzi i contenuti dei libri di storia usati nella scuola dell’obbligo", giacché, secondo il capogruppo di An Fabio Rampelli, che ha presentato la mozione, "i testi usati abitualmente negli istituti superiori sono troppo filo-marxisti e non garantiscono il pluralismo culturale"

Il consiglio regionale del Lazio vuole che qualcuno controlli i libri di storia troppo marxisti Mercoledì 8 novembre, il Consiglio regionale del Lazio, presidente il missino Francesco Storace, ha deciso di "istituire una commissione di esperti che analizzi i contenuti dei libri di storia usati nella scuola dell’obbligo", giacché, secondo il capogruppo di An Fabio Rampelli, che ha presentato la mozione, "i testi usati abitualmente negli istituti superiori sono troppo filo-marxisti e non garantiscono il pluralismo culturale". Stilata anche una "lista dei libri indegni", "su tutti l’odiatissimo (da An) ”Elementi di storia, XX secolo” di Augusto Camera e Renato Fabietti”, ”vero millantatore della storia”". Protestano molti intellettuali (Canfora: "Nel ’33 si cominciò così e poi si bruciarono i libri e le persone"), gli editori ("attacchi alla libertà d’espressione e d’impresa") e tutto il centro sinistra. Tullio De Mauro ha esortato il centro destra a "ripassare la costituzione". Leone Paserman, presidente della comunità ebraica di Roma: "Inviteremo la nuova commissione di Storace a visitare il nostro centro di cultura, così potremo sapere quali libri conservare e quali mandare al macero oppure bruciare".