Corriere della Sera del 13/11/2000., 13 novembre 2000
Gli editori pubblicherebbero volentieri manuali non sinistrorsi, ma non riescono a trovare uno storico che li scriva
Gli editori pubblicherebbero volentieri manuali non sinistrorsi, ma non riescono a trovare uno storico che li scriva. Da una lettera di Giacomo Pierini, responsabile editoriale delle casa editrici Bompiani e Sansoni: "Il polverone sollevato sui libri di storia da politici, giornalisti, storici [...] porta alla luce un problema che le case editrici sentono vivo da tempo: la maggioranza tanto di chi adotta il libro - gli insegnanti - come di chi lo scrive - gli storici - è di orientamento politico di sinistra [...] Più che una puerile polemica su singoli fatti storici (foibe, Rsi ecc.), ciò di cui realmente le case editrici sentono la mancanza è una generazione di giovani storici che cominci a riflettere seriamente e a ripensare su processi, strutture e categorie della storia contemporanea. Qui si avverte la drammatica deficienza della nostra intellighenzia culturale [...] Una storia il più possibile "oggettiva", non si ottiene né con le commissioni né con le crociate, ma lasciando crescere una nuova generazione di storici che, scevra di incrostazioni ideologiche, trovi spazio nelle università italiane ed estere per fare ricerca in autonomia [...] Anche se può apparire utopia, è l’unica strada percorribile; il resto è demagogia".