Corriere della Sera del 5/12/00 pag. 35, 5 dicembre 2000
«"Alberto era laico, non credente, ma era romano. Così, quando aveva paura, si faceva il segno della croce", racconta Alain Elkann, suo ultimo biografo e intervistatore, aggiungendo che l’autore degli Indifferenti aveva una sola religione: non l’ebraismo del padre, non il cattolicesimo della madre ma la letteratura
«"Alberto era laico, non credente, ma era romano. Così, quando aveva paura, si faceva il segno della croce", racconta Alain Elkann, suo ultimo biografo e intervistatore, aggiungendo che l’autore degli Indifferenti aveva una sola religione: non l’ebraismo del padre, non il cattolicesimo della madre ma la letteratura. L’essere romano, aggiunge ancora Elkann, si rifletteva anche in altro modo su Moravia: per esempio, quando aveva un problema pratico e non riusciva a risolverlo, lui, uomo di opposizione, diceva "chiediamo aiuto ad Andreotti"».