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 2000  dicembre 04 Lunedì calendario

«Le uscite del ministro Veronesi hanno smosso le acque della politica. E’ giusto passare all’ antiproibizionismo? E’ il caso di regalare i profilattici? Queste due semplici domande dividono i partiti e lacerano il governo

«Le uscite del ministro Veronesi hanno smosso le acque della politica. E’ giusto passare all’ antiproibizionismo? E’ il caso di regalare i profilattici? Queste due semplici domande dividono i partiti e lacerano il governo. Così, in queste ore convulse e agitate, si sussurra di una bozza segreta che metterebbe finalmente d’accordo laici e cattolici, proibizionisti e antiproibizionisti. Il compromesso riguarderebbe l’oggetto più spinoso (in senso figurato, si capisce): il profilattico. In cambio della rinuncia dei cattolici al proibizionismo, i laici accetterebbero la somministrazione controllata, nei day hospital: senza pagare alcun ticket, come ha preteso Rifondazione, ma lasciando semplicemente le impronte digitali, come chiedeva l’Udeur. Per placare le ire vaticane, verrebbe colpito il consumo che ecceda la "modica quantità", divieto dal quale sarebbero tuttavia esentate le coppie regolarmente sposate e i leghisti di Abbiategrasso. Infine sarebbe liberalizzato l’uso dei preservativi leggeri, i più diffusi, mentre scatterebbe il carcere per quelli pesanti, più rari, in ghisa forata. Scartata, purtroppo, la proposta Pivetti di sostituire al profilattico il latte in polvere: l’idea piaceva anche ai verdi, ma i test ne hanno dimostrato l’assoluta inefficacia. In compenso, il latte in polvere ora è nel mirino del Vaticano». Sebastiano Messina