Brunella Giovara, La Stampa del 6/12/00, 6 dicembre 2000
Gli Italiani sono più spendaccioni: comprano valanghe di telefonini, automobili, maxiscooter, videocamere digitali, computer
Gli Italiani sono più spendaccioni: comprano valanghe di telefonini, automobili, maxiscooter, videocamere digitali, computer. Per acquistare a man bassa sono arrivati ad indebitarsi per 60 miliardi di lire e hanno riscoperto il pagamento rateale (il credito di consumo ha avuto un aumento rispetto al ’99 del 25 per cento). Secondo l’indagine fatta dalla Findomestic (la banca di credito al consumo delle famiglie) gli italiani puntano al tecnologico( 12.427 miliardi nel 2000). Nel settore fotografico c’è il boom delle fotocamere digitali( il 46 per cento della spesa complessiva). La frenesia consumistica ha toccato anche i settori più tradizionali come quello del mobile e dell’auto (il primo con un incremento del 5 per cento, il secondo con un fatturato di 55.550 miliardi). Cambiando le abitudini legate agli acquisti sono cambiati anche i ruoli di chi compra cosa all’interno della famiglia. Le donne coordinano le decisioni sulle spese, fanno quadrare il bilancio. Hanno l’ultima parola nell’acquisto di mobilio ed elettrodomestici bianchi (frigo, cucina, lavapanni, lavastoviglie). L’uomo, invece, oltre ad utilizzare maggiormente internet , è l’esperto familiare per quel che riguarda gli elettrodomestici bruni (dal telefonino al tv-color). Sull’hi-tech sono i figli ad avere l’ultima parola. La stessa frenesia è stata registrata in Italia negli anni Sessanta, i Settanta si sono contraddistinti per la stravaganza degli acquisti, gli Ottanta per il lusso ad ogni costo, per finire con i Novanta votati agli acquisti razionali ed ecologici.