La repubblica del 19/11/2000 a pagina 30., 19 novembre 2000
Diana Steiner: "Non voglio danneggiare la città, qui la mia famiglia ha un albergo" Perché si va a Venezia per morire? "Nell’immaginario collettivo di tipo romantico ricorre frequentemente l’associazione di Venezia con una città simbolo di declino e decadenza (
Diana Steiner: "Non voglio danneggiare la città, qui la mia famiglia ha un albergo" Perché si va a Venezia per morire? "Nell’immaginario collettivo di tipo romantico ricorre frequentemente l’associazione di Venezia con una città simbolo di declino e decadenza (...) una città mitica, quasi fantasma, onirica agli occhi dei turisti stranieri. Un eccezionale compromesso con la realtà naturale, una città sospesa, isolata, immobile, ferma nel tempo" (...)Non teme attacchi e critiche per questa ricerca, che in un certo senso può creare un pregiudizio negativo per il turismo a Venezia? "Non credo proprio, basti sapere che la mia famiglia gestisce sulla laguna un albergo. I miei genitori hanno letto la mia ricerca e l’hanno approvata. Il nostro albergo, del resto, è stato scenario di uno dei tanti suicidi" (da un’intervista a Diana Steiner).