Roberto Beretta, Avvenire, 2/11/2000; pag.25, 2 novembre 2000
Lo chiamavano «Pippo» ed era l’aereo che tutti i giorni, durante la seconda guerra mondiale, sorvolava il nord Italia alimentando leggende e paure
Lo chiamavano «Pippo» ed era l’aereo che tutti i giorni, durante la seconda guerra mondiale, sorvolava il nord Italia alimentando leggende e paure. Alan R. Perry, docente di Letteratura italiana alla Pennsylvania State University, ne ha ritrovate le tracce negli archivi dell’U.S. Airforce Historical Research Agency di Maxwell, in Alabama. Il professore ha anche raccolto raccolto una serie di testimonianze sulle tradizioni orali sviluppatesi in Italia attorno a questo aereo, che fino a poco tempo fa si pensava leggendario. Dietro «Pippo», in realtà, si nasconderebbero varie tipologie di aereo: Mosquitos, Beaufighters, P-61, anche detti Black Widows (vedove nere), e i P-38 Lightning. Partivano da Falconara o da Foggia e perlustravano il nord Italia disegnando cerchi concentrici. Erano armati di bombe leggere e mitragliatrici. Secondo Perry, il loro scopo non era la guerra psicologica (involontaria conseguenza), ma la distruzione di mezzi bellici tedeschi e fascisti, ponti e piste aeree. «Pippo» ha ispirato anche un romanzo ("Spegni la luce che viene Pippo", Edizioni Odradek) e una serie di filastrocca portafortuna.