Stefano di Michele, Sette, 30/11/2000; pag.54, 30 novembre 2000
Gli scherzi a Montecitorio. Beppe Nicolai, capo storico del Msi una volta prese un documento approvato all’unanimità dal comitato centrale del Pci, cambiò il nome del partito e lo presentò tale e quale al comitato centrale della Fiamma, che lo approvò all’unanimità
Gli scherzi a Montecitorio. Beppe Nicolai, capo storico del Msi una volta prese un documento approvato all’unanimità dal comitato centrale del Pci, cambiò il nome del partito e lo presentò tale e quale al comitato centrale della Fiamma, che lo approvò all’unanimità. Ignazio La Russa : «Al nuovo parlamentare che entra in aula la prima volta offriamo una sigaretta. Quello, emozionato, senza pensarci, l’accende. E rimedia la prima ammonizione». Alfredo Biondi: «Nel 1968 io e un senatore socialista spedimmo una prostitutella rispettosa che stazionava vicino a Montecitorio, dopo averle dato dieci mila lire, all’Hotel Nazionale, dove alloggiava un deputato della Dc timorato e timido. Quello aprì la porta, e la signora quasi gli saltava al collo: ’Sono venuta!’. Il diccì a momenti sveniva. Dieci mila lire proprio ben spese».